Il Galletto punta all’innovazione con la linea dei trasformati gourmet

Autore: Concetta di Lunardo

Un brand giunto alla terza generazione di imprenditori che ha fatto scuola nell’esaltazione della tradizione, della qualità e della competenza. Di fatto, sono le tre caratteristiche che contraddistinguono da generazioni Il Galletto. Un marchio che sin dalle origini trasforma e commercializza pomodoro puntando alla valorizzazione della qualità della materia prima e dei processi di lavorazione.

Ci troviamo in Campania a San Valentino Torio(SA) dove da oltre sessant’anni, la Perano Enrico & Figli fa della tradizione conserviera la sua vera passione. A condurre l’azienda famigliare i titolari Enzo Perano e la moglie Maria Grazia Martorelli insieme alle figlie Iole e Antonella Perano, rispettivamente responsbili contabilità e controllo qualità. Abbiamo intervistato Maria Grazia Martorelli, responsabile della produzione per capire quanto sono importanti i processi di trasformazione nell’ottenere un prodotto di qualità, e come è proiettata l’azienda sul versante dell’innovazione.

L’azienda seleziona prodotto 100% italiano conferito da aziende agricole del Sud Italia, tra le quali ha il primato la regione Puglia con il 90% della produzione.

in foto Maria Grazia Martorelli

in foto, Maria Grazia Martorelli

Lavoriamo – spiega Maria Grazia – in un ampio stabilimento aziendale circa 80mila tonnellate di pomodoro fresco per campagna di trasformazione. I nostri conferitori, con i quali abbiamo un rapporto storico e continuativo sono selezionati sulla base della qualità della produzione. Il controllo delle materie prime è un passaggio molto importante al fine di ottenere un trasformato di ottima qualità. Il processo di trasformazione è un’arte, diversamente stressiamo il prodotto facendo sì che perda le proprietà nutrizionali e organolettiche. Il nostro obiettivo è consegnare al consumatore un prodotto come se fosse appena raccolto e cioè che mantenga persistenza di colore, sapore e soprattutto le sue proprietà salutari”.

Il pomodoro – sottolinea Maria Grazia – viene processato nell’arco di poche ore dalla raccolta. Seguiamo la filiera produttiva in ogni passaggio soprattutto perché vogliamo essere certi che i nostri prodotti non abbiano subito trattamenti che ne pregiudichino la qualità. Gli elevati standard qualitativi per la lavorazione e il confezionamento, ottenuti nell’ottica della sostenibilità ambientale e dei disciplinari di produzione, sono le basi su cui opera l’azienda. Il marchio ha ottenuto il QR Code di Campania Trasparente: un sistema di garanzia delle produzioni agroalimentari della regione Campania, teso a garantire la sicurezza alimentare dei prodotti tramite l’analisi degli stessi e del contesto ambientale in cui vengono coltivati”.

Gli ultimi venti anni hanno visto significativi investimenti nell’ammodernamento del ciclo produttivo, con impianti di ultima generazione in grado di lavorare grandi volumi di pomodoro. Ciò ha consentito al marchio di virare verso nuovi mercati in tutta Europa, in Corea, Arabia Saudita,  Giappone e  Regno Unito. Oggi la Perano Enrico & Figli dà lavoro a 160 dipendenti, tra fissi e stagionali, e rappresenta un riferimento significativo sia sul territorio che nel settore conserviero”.

Oltre alla qualità della materia prima – dice Maria Grazia –  durante le fasi di lavorazione ci avvaliamo di tecnologia di ultima generazione. Dopo l’operazione di cernita e lavaggio dei pomodori una selezionatrice computerizzata la Raytec Vision estende la possibilità di controllare nel dettaglio la morfologia del prodotto – selezionando così il prodotto sano, da quello imperfetto o non maturo – così da ottenere un prodotto altamente selezionato”.

Attualmente l’azienda produce pomodoro pelato e in polpa nei tre formati da 400 gr. 800 gr. e 3 Kg. Si tratta di pomodoro di varietà Roma ottenuto da agricoltura sia biologica che convenzionale con caratteristiche di ottima pelabilità e consistenza e per questo adatto alla trasformazione.

Tra i progetti futuri de Il Galletto la realizzazione di una linea gourmet di sughi pronti di fascia premium con ricette originali in formato vetro idonee ai vari canali commerciali di riferimento. Una scelta coerente con i nuovi stili di vita del consumatore odierno che avendo poco tempo da dedicare in cucina va nella direzione del consumo di piatti pronti. La nuova linea produttiva consentirà di realizzare un’ampia varietà di referenze tra sughi, salse, pesti, paté e vellutate a base di verdure e legumi.

Si tratta di una  linea di prodotti ad alto contenuto funzionale con ricette originali che i tecnologi alimentari del laboratorio di Ricerca e Sviluppo interno all’azienda hanno testato per ottenere prodotti innovativi che siano al tempo stesso concorrenziali sul mercato in termini di rapporto qualità/prezzo.

Vorremmo proporre – conclude Maria Grazia – soprattutto nuovi sughi della tradizione campana e italiana. In particolare la nuova linea gourmet di sughi si completerà con la passata di pomodorino datterino, datterino giallo e corbarino. Il Pomodorino di Corbara o Corbarino è molto apprezzato dai buongustai…frutto considerato e noto anche come l’oro rosso, varietà tipica dei terreni vulcanici lungo le pendici dei Monti Lattari, collocati nel salernitano e affacciati sia verso la Costiera amalfitana e la Penisola Sorrentina, sia verso la Valle del Sarno”.

Il marchio sta puntando a diversificare la produzione di pomodoro con referenze stagionali lavorate dal fresco come: asparagi, zucca, broccoli, ortaggi, legumi, agrumi e frutta. In linea con un mondo che cambia a una velocità vertiginosa l’obiettivo è trasferire il gusto della cucina tipica italiana dalla pentola della massaia agli impianti della lavorazione su larga scala.

“Proprio in questi giorni – conclude l’imprenditrice – stiamo lavorando asparago verde i cui consumi aumentano, pertanto prevediamo molta richiesta, soprattutto in virtù del trend di crescita dei prodotti salutari. Dal punto di vista organolettico, l’asparago è infatti un prodotto che ha qualità eccellenti. Inoltre gli asparagi sono molto richiesti in quanto primizie italiane. Al momento, la zona di produzione è quella della provincia di Foggia e sono coltivati da un nostro fornitore storico, specializzato e in grado di fare alta qualità”.